Perché parto dai fiori sul balcone
Per me è sempre stato importante avere fiori sul balcone. Abbelliscono lo spazio, mi mettono di buon umore e portano un po’ di natura vicino a casa. Per anni però li tratto un po’ come comparse: li vedo, li annaffio in fretta e poi scappo alle mie cose.
A un certo punto è come con un amico che hai sempre accanto ma che non hai mai davvero ascoltato. Comincio a guardare meglio le mie piante, a interessarmi a loro, a notare le foglie nuove e i piccoli cambiamenti. E mi rendo conto che quella presenza verde sul balcone non è solo decorazione: mi ricorda che, in fondo, io e loro stiamo dalla stessa parte, quella della natura.
I primi dubbi (che non spariscono da soli)
Adesso che prendo più sul serio le mie piante capisco che non basta annaffiare “a sentimento”. Se voglio davvero occuparmene, devo cominciare a studiare: capire la luce, i vasi, il terriccio, le esigenze di ogni specie. Certe paure si combattono con la conoscenza.
Un interesse per le piante e il giardinaggio ce l’ho da sempre, ma di solito dura poco: mi scoraggio ai primi errori e lascio perdere. Questa volta però sento che è diverso, che voglio fare sul serio. Così mi informo, leggo, guardo video, osservo meglio il mio balcone e cerco di capire che cosa può rendere davvero felici le mie piante.
Il balcone come laboratorio di giardinaggio
Il mio balcone non è grande, ma nella mia testa diventa un laboratorio di giardinaggio sul balcone.
Non ho un progetto perfetto: faccio tentativi. A volte esagero con l’entusiasmo, a volte mi blocco per la paura di sbagliare. Ma ogni nuova foglia è come un piccolo “va bene così, continua”.
Perché “La casa delle piante felici”
A un certo punto mi rendo conto che non voglio solo comprare piante: voglio capire come farle stare davvero bene. Da qui nasce il nome “La casa delle piante felici”.
Poi, a forza di pensare alle piante, mi accorgo che non mi basta più tenermi tutto in testa. Ho voglia di parlare di giardinaggio sul balcone o in casa, di chiedere consigli, di raccontare gli errori e le piccole vittorie. Mi piace l’idea di scambiare opinioni con chi sta iniziando come me, senza sentirsi obbligato a essere perfetto, oppure con chi ha vissuto la stessa cosa, ne sa più di me e potrebbe darmi qualche consiglio.
“La casa delle piante felici” non è la casa di una super esperta, ma di una persona normale che sta imparando a capire che cosa rende felice una pianta e, allo stesso tempo, che cosa la rende un po’ più felice anche nella propria vita quotidiana.
“La casa delle piante felici” comincia così: con un balcone normale, qualche dubbio, tanta voglia di imparare e la sensazione che, foglia dopo foglia, qualcosa dentro di me stia cambiando insieme alle mie piante.


Lascia un commento